Carlo Piola Caselli
L'Unificazione Europea. Dalla leggenda alla realtà


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     Intanto però il 22 la Francia e la Repubblica Federale Tedesca consolidavano i loro legami con il Trattato di amicizia e di cooperazione bilaterale, inteso anche a rilanciare l’integrazione europea.
     La situazione generale, un poco rincuorata, rimaneva tuttavia critica per cui, per uscire dall’ “impasse”, l’11 luglio 1963 il Consiglio dei Ministri della C.E.E. proponeva alla Gran Bretagna dei contatti regolari nel quadro dell’Unione dell’Europa Occidentale (U.E.O.).
     La C.E.E. aveva proseguito i negoziati con i paesi terzi ed il 10 luglio 1963 veniva firmata, a Yaoundé, una Convenzione con 18 stati, principalmente africani: Alto Volta, Burundi, Camerun, Repubblica Centrafricana (Impero Centrafricano), Ciad, Congo-Kinshasa (Zaire), Congo-Brazzaville, Costa d’Avorio, Dahomer (Benin), Gabon, Mali, Mauritania, Niger, Rwanda, Senegal, Somalia, Togo e Madagascar, valevole per 5 anni dal 1° giugno 1964 (entrata in vigore). Incoraggiati, altri tre paesi africani, Kenia, Uganda e Tanganika, riuniti in un “mercato comune africano”, chiedevano l’apertura dei negoziati. La Convenzione veniva rinnovata nel 1969.
     Il 12 settembre 1963 veniva firmato l’accordo di associazione con la Turchia, in vista di una futura adesione, ed il 14 ottobre la C.E.E. firmava il suo primo accordo commerciale con un paese terzo, l’Iran.
     Fernando Etnasi e Roberto Forti pubblicavano Notte sull’Europa (1963) sullo sterminio degli ebrei in Europa, copertina di Renato Guttuso e prefazione di Carlo Levi. Salvador de Madariaga pubblicava in Italia Ritratto d’Europa (1964), il Commissario europeo Robert Lemaignen L’Europe au berceau, souvenirs d’un technocrate (1964).