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Boccaccio aveva coniato il termine “europico”, ma maggior fortuna avrebbe avuto il termine “europaeus” di Enea Silvio Piccolomini, caratterizzato da un profondo senso di cultura europea, il quale affiora anche in Jacopo Wimpfeling.
Secondo Chabod il concetto di Europa si è consolidato con le grandi scoperte geografiche: quello di cristianità, che prima delineava l’Europa, non era infatti più sufficiente, venendo convertiti molti popoli, nelle varie terre scoperte, e venendo abitate le varie parti del mondo da colonie di europei, per cui occorreva una contrapposizione più marcata, ossia quella geografica, anche perché il concetto stesso di cristianità nell’Europa centro-occidentale era ormai un binomio, per la riforma protestante (una parte dipendente gerarchicamente dal Papa e l’altra no), inoltre il pensiero si era notevolmente laicizzato. La riforma protestante, fenomeno politico oltre che religioso, era destinata a modificare profondamente il panorama europeo. |