Carlo Piola Caselli
L'Unificazione Europea. Dalla leggenda alla realtà


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LA STORIA
La distinzione tra Europa ed Asia nell’antichità

     Secondo un poeta contemporaneo di Esiodo, autore di un Inno ad Apollo Pizio, l’Europa era al nord del Peloponneso.
     Sulla scia di Anassimandro, il primo a contrapporre esplicitamente i nomi di Asia e di Europa è stato il logografo Ecateo di Mileto nel VI sec. a.C., secondo una visione politica che opponeva l’impero di Dario alla Grecia, seguito da Ippia di Elide.
     Eschilo (525-456 a.C.) contrapponeva l’Europa all’Asia nei Persiani (sogno della madre di Serse), mentre nel Prometeo le vedeva divise dal Bosforo.
     Anche Ippocrate (V sec. a.C.) od un suo discepolo, nel Trattato dell’aria delle acque e dei luoghi, dedicava un capitolo al confronto tra Europa ed Asia.
     Erodoto (484-425 a.C.) trattava di Adriatici, Tirreni, Liguri, dell’Iberia, di Marsiglia, accennava agli Sciti e ad altri, ma lasciava larghi vuoti (evidentemente erano note soltanto le “colonie” o basi fenice lungo le coste, luoghi di smistamento e di commercio con aree e popolazioni del nord) e fissava un asse dell’Europa nel Danubio.
     Il marsigliese Pitea, all’epoca di Alessandro Magno, ha scritto la relazione di un suo viaggio sino in Scandinavia, ma memorie di altre spedizioni non paiono giunte sino a noi.
     L’ateniese Isocrate (436-338 a.C.) intendeva per Europa la comune origine: nell’Elena la guerra di Troia era vista come una lotta tra Europa ed Asia, nel Panegirico considerava il trasferimento della prosperità dall’Asia all’Europa, nel Filippo il desiderio di distruggere la superiorità economica dell’Asia sull’Europa; la contrapposizione Europa-Asia era ripresa da due discepoli di Isocrate, Eforo e Teopompo. Secondo Isocrate, Filippo doveva perseguire una politica asiatica mentre, secondo Teopompo, doveva anelare ad una politica europea. Gli isocratici identificavano la Grecia con l’Europa.