Carlo Piola Caselli
L'Unificazione Europea. Dalla leggenda alla realtà


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     Secondo Isidoro i vari discendenti di Jafet sono nella Cappadocia, nella Cilicia, nella regione Ionica, nella Tracia, nelle Gallie e nella Spagna, insomma in tutta l’Europa. Jurgen Fischer ricorda una tradizione, che dal V al XV secolo collegava i discendenti di Jafet alle varie popolazioni d’Europa. Un’analisi critica del mito di Jafet veniva fatta da Campanella, Vico, Voltaire, de Maistre, Bossuet.
     Insomma, se da una parte si è inclinati a credere che i greci abbiano dato il nome all’Europa, dall’altra dobbiamo ammettere che sian stati i fenici a navigare lungo le sue coste, oltrepassando le colonne d’Ercole e spingendosi sino al mare del Nord.
     Infatti un ammiraglio cartaginese, Himilco, aveva avuto incarico, secondo Plinio, di rimontare lungo le coste atlantiche, come attesta anche Rufio Festo Avenio, un poeta della decadenza.
     La sibilla Europa ed il profeta Amos sono rappresentati in un affresco della scuola del Pinturicchio nell’appartamento Borgia in Vaticano.
     Per definire ancor meglio il concetto di Europa, ricordiamo anche che a Paride le tre dee offrirono: Afrodite l’amore di Elena, Atena l’eroismo e la vittoria, Era di regnare sull’Asia e, secondo alcuni autori, anche sull’Europa.
     Dal monte Olimpo, sede degli dei, scaturiva il Penéo, fiume che aveva per affluente l’Europo. L’Euro, come ricordava Ovidio, anticamente era un vento ed infatti Dante diceva: “Il golfo che riceve da Euro maggior briga”. Euro è anche un nome di persona.
     Europa è anche un distretto dell’Ellesponto, comprendente l’odierna Istambul, facente da tramite tra l’Asia e l’Occidente, da non confondere con Europa, città della Siria, con Punta d’Europa, all’estremità meridionale della penisola di Gibilterra, o con Europa, isola del canale di Mozambico.