Carlo Piola Caselli
Il taccuino di Ferruccio Parri sull'Europa (1948 – 1954)


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     Un'Italia facente parte di un'Europa che potrebbe diventare, pur nella sua debolezza convalescenziale, un ago della bilancia importante su scala mondiale e, per la sua posizione geografica particolare, parte significativa del 'pasel' europeo. Quindi pagine particolari, per le specifiche riflessioni che si dipanano, da parte dell'uomo pensante, critico, in maniera costruttiva, con i giusti e legittimi, leali, onesti ripensamenti. A volte i toni si fanno persino aspri, nella serrata analisi, nei confronti che mette in atto.
     Nel soppesare con estremo senso di responsabilità tutti i variegati pro e contro, le proposte e le controproposte, svolgendo franche critiche agli stessi federalisti, abbagliati a volte dagli ideali, possiamo apprezzare in lui, oltre ad una magistrale metodologia, una lucida visione ed indagine delle problematiche, alla cui elaborazione son valsi, oltre al lungo studio, come direbbe Dante, anche l'importante esperienza come capo del governo italiano nel momento critico della nazione ed il prestigio che gliene è derivato, parentesi che gli ha consentito, come valore aggiunto, di guardar in faccia ai problemi con delle 'chanches' in più rispetto a molti militanti sia dei partiti che dell'europeismo.
     Abbiamo scremato questi appunti, lasciandoli il più possibile così come son stati scritti, nella loro frammentarietà, proprio per non manipolare il pensiero del loro autore.
     

L'Istituto Italia-Svizzera di Cultura

     Non abbiamo elementi sufficienti per collocare cronologicamente alcuni appunti riguardanti la Confederazione Elvetica, potrebbero essere in occasione dell'inaugurazione dell'Istituto Italo-Svizzero di Roma, nel 1948, che ha preso consistenza con la donazione, in ricordo del proprio marito, da parte della contessa di origine ticinese Carolina Sommaruga, (3) della bellissima “villa Maraini”, per la collaborazione culturale tra le due nazioni.

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(3) Tra le sua attività filantropiche, il potenziamento del ricamo a Rieti. Carolina MARAINI, Il punto ombra, Nicola Zanichelli, 1924. Cornelio SOMMARUGA, Emilio Maraini, uno dei più grandi industriali dello zucchero in Italia, in “Svizzeri a Roma”, Lugano, 2007, pp.351-63. Circa la progettazione della villa, Simona MARTINOLI, Otto Maraini, Ibid., 2007.