Fiorenza Francesca Piola Caselli
La F.A.O.


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Le origini della F.A.O.

     Tenace assertore del bisogno di un'istituzione internazionale, che curasse gli interessi degli agricoltori, fu David LUBIN. Agronomo e finanziere americano di origine polacca, abile uomo d'affari californiano, sin dal 1880 si era dedicato all'agricoltura e ne aveva compreso i gravi problemi, trascurati dai governi a favore dell'industria. Egli riteneva che la creazione di una struttura internazionale, con i compiti di analisi, di ricerca e di informazione, potesse guidare e razionalizzare l'organizzazione agricola a livello mondiale, sottraendola alle iniziative ed agli interessi limitati dei governi nazionali.
     Quest'idea, a quei tempi, non fu facilmente accettata e pienamente compresa, infatti furono diverse le difficoltà che Lubin incontrò. I Paesi a cui si era rivolto (Stati Uniti, Inghilterra e Francia) non lo sostennero, però ebbe la fiducia di Vittorio Emanuele III, il giovane re d'Italia, al quale Marco Besso donò una preziosa biblioteca specializzata.
     Nel 1905, dopo la convocazione di una conferenza internazionale, fu fondato a Roma l'Istituto Internazionale di Agricoltura (I.I.A.), il cui compito era di raccogliere e pubblicare dei dati statistici e di suggerire ai governi le misure atte a proteggere l'interesse comune degli agricoltori ed a migliorare le loro condizioni di vita. Esso divenne così un centro di incontro internazionale per lo studio dei vari problemi agricoli.
     Nel 1929 una grave crisi economica sconvolse il mondo nei settori della finanza, dell'industria e del commercio e a subire le gravi conseguenze di questa forte depressione fu proprio l'agricoltura.