Carlo Piola Caselli
L'Unificazione Europea. Dalla leggenda alla realtà


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     Il trattato istitutivo di una Costituzione per l’Europa, benché sia stato adottato dai Capi di Stato e di Governo nel Consiglio Europeo di Bruxelles del 17-18 giugno 2004 e sia stato poi firmato a Roma il 25 ottobre 2004, non essendo stato mai ratificato dai governi, è rimasto soltanto sulla carta. Difetta infatti di esser un prodotto di vertice, anziché di una vera e propria costituente parlamentare, come dovrebbe infatti essere. Occorre dare maggiori poteri al Parlamento Europeo e questo della carta costituzionale dovrebbe essere prioritario.
     Il trattato di Lisbona, firmato il 13 dicembre 2007, ha teso a rendere l’Unione Europea più democratica e più efficiente per fronteggiare le sfide globali (clima, sicurezza, sviluppo sostenibile).
     Come abbiamo visto, le responsabilità alle soglie del terzo millennio sono veramente grandi, crescono esponenzialmente, poiché, se a tormentare i sogni di un faraone (e così per millenni), vi era il problema delle vacche magre e delle vacche grasse, simboleggianti carestia ed abbondanza, ora occorrerebbe addirittura riscrivere la Bibbia poiché, ad assillare i nostri sogni, ci sono ora anche le vacche pazze (dissesti geologici, inquinamenti, radiazioni, stress, consumismo sfrenato, terrorismo psicologico e così via).
     Si aggiunga inoltre il problema di possibili altre frizioni, poiché i responsabili delle sorti del mondo non sembrano abbastanza responsabili da risolvere, con altrettanto zelo, la questione palestinese, che rimarrà sempre un grave focolaio di instabilità, pur nel clima di una bellissima ‘primavera araba’ allargata nel Mediterraneo. Auspichiamo che almeno l’U.E. giochi un ruolo incisivo in tal senso.
     Ricordiamoci che l’umanità, essendo condannata ad essere libera, è responsabile del mondo.