Carlo Piola Caselli
L'Unificazione Europea. Dalla leggenda alla realtà


Pagina 142 di 155       

%


     Il Parlamento Europeo, alla vigilia delle nuove Conferenze Intergovernative (apertesi il 14 febbraio 2000), aveva già ribadito la necessità di ampliare il mandato ai ministri dei vari stati.
     Il Consiglio dei ministri dell’U.E. poteva deliberare all’unanimità o a maggioranza qualificata (ogni ministro disponeva di un numero di voti proporzionale al peso demografico ed economico del paese che rappresentava.
     Il protocollo sull’ampliamento al Trattato di Nizza prevede, dal 1° gennaio del 2005, che per ottenere la maggioranza qualificata, sia necessaria la somma di due maggioranze.
     . Tali nuove ponderazioni riguardano anche il Comitato Economico e Sociale ed il Comitato delle Regioni che entreranno in vigore nel 2005
     Il Trattato di Nizza ha proclamato la Carta dei Diritti Fondamentali dell’U.E. che ha grande importanza soprattutto per la tutela del posto di lavoro ed il rifiuto della pena di morte.
     Il Trattato di Nizza mentre doveva semplificare le cose in realtà le ha complicate: non solo non ha diradato le “nebbie” del Trattato di Amsterdam, ma le ha intensificate.
     La materia è complessa ed occorreranno molteplici passi.
     L’esito negativo del referendum irlandese sul Trattato di Nizza non comporta alcun rallentamento sul processo di allargamento.
     Importante sarà riuscire a definire:
     1. Delimitazione tra U.E. e stati membri,
     2. Status giuridico della Carta dei diritti fondamentali ed U.E.
     3. Semplificazione dei Trattati per una migliore chiarezza e comprensibilità.