Carlo Piola Caselli
L'Unificazione Europea. Dalla leggenda alla realtà


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     In seguito alla Conferenza di Helsinki (1975), a Belgrado, i risultati ottenuti fra il 1977 ed il 1978 erano stati scarsi, la C.S.C.E. di Madrid si era aperta l’11 novembre 1980 tra molte difficoltà, ma si concludeva positivamente il 9 settembre 1983 e seguiva la Conferenza di Vienna, apertasi nel 1986 e conclusasi nel gennaio 1989 con importanti impegni sui diritti dell’ uomo: era l’epoca della “perestrojka” (trasparenza, rinnovamento) sovietica, per opera di Gorbaciov, per cui il 21 novembre 1980 i capi di stato o di governo dei Paesi membri della C.S.C.E. sottoscrivevano a Parigi la Carta per la Nuova Europa, per la nuova realtà creatasi negli stati centrali ed orientali, per cui i capi di stato o di governo si sarebbero nuovamente riuniti a Helsinki nel 1992 per approvare un documento denominato “La sfida del cambiamento”. Intanto il 27 novembre 1990 l’Italia firmava anch’essa l’adesione al protocollo di Schengen e venivano associati come osservatori Spagna e Portogallo che entravano a farne parte nel 1991 (malgrado le difficoltà di attuazione dell’accordo per la parte di informatizzazione dei dati di polizia) e nel 1992 anche la Grecia.
     Nel 1990 sono entrate a far parte dell’U.E.O. anche la Spagna e il Portogallo. L’U.E.O. ha sede a Parigi e dispone di un’assemblea di 108 membri e di un Consiglio dei Ministri con sede a Bruxelles.
     La Commissione, con un documento programmatico del 1° febbraio 1991, si pronunciava per una revisione ancora più approfondita dei meccanismi del mercato agricolo.