Carlo Piola Caselli
L'Unificazione Europea. Dalla leggenda alla realtà


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La riunificazione Tedesca

     Con la riunificazione tedesca, una vera e propria osmosi in seguito alla sopravvalutazione del marco tedesco, avvenuta il 3 ottobre 1990, la Germania contava oltre 80 milioni di abitanti, divenendo quindi lo stato più popolato dei “dodici” e di tutta l’Europa esclusa la Russia, per cui lo spazio europeo si allargava sino ai confini della Polonia; inoltre, con la susseguente democratizzazione dei paesi dell’Europa centrale ed orientale, liberati dalla tutela dell’Unione Sovietica con lo scioglimento del Patto di Varsavia nel 1989 e poi con il dissolvimento dell’U.R.S.S. nel dicembre 1991, veniva trasformata radicalmente la struttura politica dell’antico continente.
     Il 13-14 dicembre 1990 avevano luogo a Roma le auspicate Conferenze intergovernative sull’Unione Economica e Monetaria e sull’Unione Politica: al vertice di capi di stato o di governo che si teneva a Roma venivano infatti convocate ufficialmente due conferenze intergovernative, una destinata a precostituire le misure necessarie per la creazione dell’Unione Economica e Monetaria, la seconda dedicata alle questioni da risolvere e disciplinare, in vista della definitiva realizzazione dell’Unione Politica, lavori che sarebbero sfociati nella stesura del “Trattato sull’Unione Europea” (il trattato di Maastricht).
     Intanto, il 20 novembre 1990 veniva firmata la dichiarazione transatlantica tra U.S.A. e C.E.E. ed il 21 veniva adottata la “Carta di Parigi” sulla cooperazione militare. I nuovi meccanismi consentivano all’Europa, nell’ambito dell’O.N.U., dei regolamenti di identità europea anche militari.