Carlo Piola Caselli
L'Unificazione Europea. Dalla leggenda alla realtà


Pagina 98 di 155       

%


     Al Consiglio Europeo spettava il ruolo, che verrà ulteriormente rafforzato dall’Atto Unico Europeo del 1987 e dal Trattato di Maastricht, di essere organo di impulso e di orientamento politico generale dello sviluppo comunitario; esso adotta delle decisioni di principio, elabora indirizzi di massima ed assegna dei mandati di lavoro al Consiglio stesso ed ai rappresentanti di governo riuniti: da esso scaturiranno infatti varie sollecitudini fondamentali per l’unione economica e monetaria, per il sistema monetario europeo, per le attività politico-sociali, per l’allargamento della Comunità. Il Trattato di Maastricht conferirà al Consiglio Europeo la funzione di coordinare la politica estera degli stati membri.
     Il Consiglio adottava una decisione sulla realizzazione di un elevato grado di convergenza nella Comunità ed una sulla stabilità, tuttavia, a causa della crescente instabilità, franco francese, sterlina e lira uscivano dal “serpente”. In quell’anno si arrivava ad una radicale redifinizione della politica della ricerca e della tecnologia.
     Il Parlamento Europeo nel gennaio 1975 elaborava un nuovo progetto per la propria elezione.
     Il 28 febbraio 1975 veniva firmata la prima Convenzione di Lomé per rafforzare i legami tra la C.E.E. e 46 stati A.C.P., sostitutiva di quelle di Yaoundé del 1963 e del 1969.
     Il primo Consiglio Europeo a Dublino (marzo 1975) consentiva di trovare una soluzione provvisoria sul contributo britannico al bilancio comunitario, sino a quando, in giugno, un referendum pronunciava a larga maggioranza la permanenza del Regno Unito nella C.E.E.; l’11 maggio 1975 accordo con Israele; il 12 giugno 1975 la Grecia rinnovava la domanda di adesione; con il Trattato di Bruxelles del 22 luglio 1975 in materia di bilancio (in vigore dal 1° luglio 1977) veniva creata la Corte dei Conti Europea che si installava a Lussemburgo; il 1° dicembre 1975 a Roma il Consiglio Europeo decideva l’elezione del Parlamento Europeo a suffragio universale, il cui principio era stato già approvato dal vertice di Parigi: le prime elezioni, previste per la primavera del 1978, venivano spostate al 7-10 giugno 1979; a Parigi veniva fondata l’Agenzia Spaziale Europea (E.S.A.) per coordinare il programma spaziale; il 29 dicembre 1975 Tindemans presentava il suo rapporto sull’Unione Europea, frutto di consultazioni anche con i governi, i partiti politici e le organizzazioni sindacali e professionali.