Europa tra sacralità e dissacrazione
di Carlo Piola Caselli

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      Anche la tela di Tiziano gode, come tante altre opere, di una incisione (fig. 18), copia originale al Museo Europeo, dalla Galleria del Duca d'Orléans (dis. di Borel, stamp. da G.L. Delignon, rappresentata specularmente). A ragione o a torto, alcuni studiosi, quali Hilliard Gordfarb (1998), vede il committente come Giove che conduce l'Europa verso le Americhe, e Karinne Simmoneau (1999) lo stesso protettore della Repubblica di Venezia a difesa dai Turchi.
      Ma, se torniamo a riflettere sull'antichità, sulle origini del mito, dobbiamo ravvisare nell'Isola di Creta, nella civiltà minoica in cui esso si trasla, una effettiva importante 'testa di ponte' verso l'Europa a cui l'ignara fanciulla, amata da Giove, darà il proprio nome, in una vitale trasfusione culturale tendente verso il nordo e verso l'occidente: infatti, il bacino orientale del Mediterraneo già godeva e stava potenziando ddei potenti commerci fenici e diventava così epicentro di una talassografia che si sarebbe espansa ancor di più, costeggiando fino al Baltico.
      Il mito di Europa è ancora vitale, Non solo nelle vignette, ma investe anche le recenti diatribe sull'euro, alcune interessanti, altre che lasciano il tempo che trovano. La leggenda diventa così occasione allegorica per discussioni e disquisizioni. Non solo economia e politica fan parte delle varie sfaccettature, ma anche la letteratura: persino l'autore afroamericano Derek Walcott (nato nel 1930 nelle Antille) ha dedicato un poema ad Europa, aggiornandola al presente; possiamo ricordare anche Oswald Spengler, Il tramonto dell'Occidente, od Arthur Rimabud, Sole e Carne.
      L'argomento viene sviscerato anche sotto l'aspetto alchemico, psicologico, endocrinologico, com Marta Breuning, filologico con Giovanni ed Isacco Tzetzes, Antheomerica, L. de Brauw, Europe en de Stier, Amsterdam, 1940, artistico, con Deborah D'Amato, Giove ed Europa, e Luisa Passerini, Il mito d'Europa, radici antiche per nuovi simboli, nel catalogo della mostra Il mito di Europa, da fanciulla rapita a continente, Giunti, 2002.


figura 18