Aforismi e Riflessioni sull'Europa

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(tratti da: http://aforismi.meglio.it/frasi.htm)

"Ciò che il borghese molto cristiano del ventesimo secolo non perdona a Hitler, non è il crimine in se, è il crimine contro l'uomo bianco. Di avere applicato all'Europa metodi colonialisti fino ad ora subiti solo dagli arabi, dai lavoratori indiani e dai negri d'Africa. (Aimè Cèsaire)

"Non ho paura dei confronti diretti. Sarebbe bello avere continuità contro le piccole, ma non la baratterei con la continuità che abbiamo dimostrato in questi anni in Europa” (Adriano Galliani)

"Nessuno è chiamato a scegliere tra l'essere in Europa e essere nel Mediterraneo, poiché è nel Mediterraneo”.

(tratti da Wikipedia)

«Verrà un giorno in cui anche a voi cadranno le armi di mano! Verrà un giorno in cui la guerra vi parrà altrettanto assurda e impossibile tra Parigi e Londra, tra Pietroburgo e Berlino, tra Vienna e Torino quanto sarebbe impossibile e vi sembrerebbe assurda oggi tra Rouen e Amiens, tra Boston e Filadelfia.[...] Verrà un giorno in cui si vedranno questi due immensi gruppi, gli Stati Uniti d'America, gli Stati Uniti d'Europa posti in faccia l'uno dell'altro, tendersi la mano al di sopra dei mari [...] » (Victor Hugo, Discorso tenuto al congresso della pace di Parigi, 21 agosto 1849)

« Penso che tra popoli che geograficamente sono raggruppati, come i popoli d'Europa, dovrebbe esserci una sorta di legame federale; questi popoli dovrebbero avere in ogni momento la possibilità di entrare in contatto, di discutere i loro interessi, di prendere risoluzioni comuni e di stabilire tra loro un legame di solidarietà, che li renda in grado, se necessario, di far fronte a qualunque grave emergenza che possa intervenire. » (Aristide Briand, Europa, la più nobile, la più bella... cit., p. 199, 1929)

« Due sono i problemi particolarmente scottanti che pesano sul nostro continente: la questione sociale e la questione europea: le rivalità fra le classi e le rivalità fra gli Stati. La questione europea si pone in questi termini: l'Europa, frammentata politicamente e economicamente divisa, può assicurare la propria pace e la propria indipendenza di fronte alle potenze mondiali extraeuropee in pieno sviluppo? Oppure sarà costretta, per salvare la propria esistenza, ad organizzarsi in una federazione di Stati? La questione europea sarà risolta solo con l'unione dei popoli d'Europa, unione che o si farà volontariamente, con la costituzione di una federazione paneuropea, o forzata da una conquista russa. […] In effetti, la creazione della Federazione paneuropea rappresenta la sola sicura protezione della democrazia europea contro il bolscevismo e la reazione. In Europa ogni partito deve dunque decidersi: o continua sul cammino che conduce alla rovina del continente grazie ad una nuova guerra, oppure opta per l'unione per mezzo di una Federazione paneuropea. » (Richard Nikolaus di Coudenhove-Kalergi, Pan Europa, un grande progetto per l'Europa unita, Il Cerchio, Rimini 1997)