Carlo Piola Caselli
L'Unificazione Europea. Dalla leggenda alla realtà


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L’ “euro”

     Il 1° gennaio 1999 veniva fissato il valore dell’ “euro” (equivalente a lire 1936,27), in base alle quotazioni di borsa, per cui si è potuto dare avvio all’Unione Economica e Monetaria ed è potuta entrare in funzione la Banca Centrale Europea.
     La B.C.E. coordina il Sistema Europeo delle Banche Centrali dei 12 paesi che sono entrati a far parte dell’”euro” ed ha sede nell’Eurotower, a Francoforte, in Germania; il suo presidente, che poi durerà in carica otto anni, verrà eletto dal Consiglio Europeo, con il compito di coordinare i lavori delle banche centrali nazionali dei singoli stati che costituiscono, tutte insieme, il S.E.B.C.
     L’ecu era un “paniere” di monete, per cui il valore di esso oscillava quotidianamente all’interno dell’Unione e rispetto all’esterno.
     L’euro, a differenza dell’ecu, è una vera e propria valuta ed oscilla solo nei confronti delle altre monete non facenti parte dei dodici.
     Siamo arrivati al paradosso che la moneta effettiva dei 12 paesi europei è l’euro (quando tra alcune valute vi è parità fissa, vi è infatti moneta unica), mentre le singole monete nazionali (lira italiana, franco francese, marco tedesco, fiorino olandese, franco belga, franco lussemburghese, scellino austriaco, pesetas spagnola, escudo portoghese, sterlina irlandese, marco finlandese, dracma greca,) sono ormai delle monete virtuali, che stiamo usando per comodità, dovendo adattare tutto il complesso sistema monetario e contabile, pubblico e privato.