Carlo Piola Caselli
L'Unificazione Europea. Dalla leggenda alla realtà


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     Il 18 marzo 1992 veniva presentata la candidatura della Finlandia ed il 25 dello stesso mese quella della Norvegia; il 6 aprile lo scudo portoghese entrava nello S.M.E.
     Dopo un lento progresso in corso dal 1984, finalmente nel maggio–giugno 1992 il Consiglio dell’U.E. provvedeva a ristrutturare la politica agricola comunitaria. La Politica Agraria Comune (P.A.C.) intendeva fornire ai consumatori dei prodotti alimentari a prezzi ragionevoli, assicurando in pari tempo un reddito equo alla popolazione agricola.
     Nel maggio 1992, dopo lunghi negoziati, veniva firmato ad Oporto l’accordo di 1200 pagine sullo Spazio Economico Europeo (S.E.E.), per una zona di libero scambio inglobante sette paesi dell’E.F.T.A. e dodici paesi della C.E., che entrava in vigore dopo la ratifica del Parlamento Europeo e di tutti i parlamenti nazionali, liberalizzando al massimo gli scambi e la libertà di circolazione di persone, capitali e servizi.
     Il 26-27 giugno 1992 il Consiglio Europeo a Lisbona esprimeva la propria determinazione a persistere nella costruzione europea; il 13 settembre la lira si svalutava del 3,55 rispetto alle altre monete, il 16-17 settembre la sterlina lasciava lo S.M.E. fluttuando liberamente, seguita dalla lira, mentre la peseta svalutava del 5%. Il 18 ottobre il Consiglio Europeo di Birmingham riaffermava l’importanza di concludere il processo di Unione Europea al più presto; il 21 novembre 1992 peseta e scudo portoghese svalutavano del 6%. Il 6 dicembre 1992 il referendum svizzero per l’approvazione dell’accordo S.E.E. dava esito negativo.