Carlo Piola Caselli
L'Unificazione Europea. Dalla leggenda alla realtà


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     Il Trattato di Maastricht affidava al Consiglio la responsabilità della cooperazione intergovernativa, organizzata nel quadro dell’Unione Europea (politica estera e di sicurezza comune, giustizia, affari interni), per cui veniva adottata la denominazione di Consiglio dell’Unione Europea; divenendo più noto come Consiglio dei Ministri, è un’istituzione unica al mondo, gli stati membri legiferano nel suo seno, a nome dell’Unione Europea, definiscono i suoi obiettivi politici, coordinano le varie politiche nazionali ed appianano le eventuali divergenze tra di loro e con le istituzioni; ha perciò il duplice aspetto di organizzazione sovranazionale e di organizzazione intergovernativa. Attualmente sono più di 25 i Consigli che si riuniscono regolarmente: i più importanti, Affari Generali (ministri degli esteri), Economia e Finanza, Agricoltura, si tengono ogni mese, gli altri, Trasporti, Ambiente, Industria etc. da due a quattro volte all’anno.
     I membri del Consiglio dell’U.E. sono i ministri degli stati membri; la presidenza viene esercitata a turno ogni sei mesi ed a partire dal 1° luglio 1995 i semestri sono regolati nel seguente ordine: Spagna (1995) Italia e Irlanda (1996), Olanda e Lussemburgo (1997), Gran Bretagna e Austria (1998), Germania e Finlandia (1999), Portogallo e Francia (2000), Svezia e Belgio (2001), Spagna e Danimarca (2002), Grecia (primo semestre 2003). La sede del Consiglio dell’U.E. è a Bruxelles, tranne in aprile, giugno ed ottobre, mesi in cui i Consigli hanno luogo a Lussemburgo. Per esempio, nel 1994 il Consiglio ha tenuto 100 sessioni ministeriali, adottando 300 regolamenti, 50 direttive e 160 decisioni.