Carlo Piola Caselli
L'Unificazione Europea. Dalla leggenda alla realtà


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     Il 1° gennaio 1973 i tre entravano nella C.E.E., cosicché la comunità dei “nove” sul piano economico rappresentava una potenza mondiale, anche se sul piano politico era ancora un nano. Il medesimo giorno entravano in vigore anche gli accordi di libero scambio tra C.E.E. ed E.F.T.A. (Svezia, Austria, Svizzera, Portogallo, poi anche Islanda, Norvegia e Finlandia), partecipando così al mercato unico senza peraltro impegnarsi nelle politiche comunitarie.
     Nell’aprile 1973 una relazione della Commissione al Consiglio sulla prima tappa dell’unione economica e monetaria ridimensionava le speranze, non essendo ancora riusciti i “nove” a conseguire dei progressi degni di nota: il 3 veniva decisa la costituzione del Fondo Europeo di Cooperazione Monetaria (F.E.CO.M.) per dirigere le operazioni relative al serpente monetario.
     Nel luglio 1973 iniziava una serie di negoziati con i paesi della Convenzione di Yaoundé, Isola di Maurizio e 27 stati dell’Africa Caraibi Pacifico (A.C.P.), 24 dei quali del Commonwealth, per estenderla ai paesi legati alla Gran Bretagna.
     Gli U.S.A. proponevano alla C.E.E. dei nuovi negoziati G.A.T.T. che si aprivano a Tokio in settembre ed anche l’U.R.S.S. ormai riconosceva la Comunità Economica Europea come una realtà.
     La guerra del Kippur tra Israele ed Egitto induceva i paesi arabi non solo a decretare un embargo sulle esportazioni di petrolio verso i Paesi Bassi ed a ridurre le consegne verso i paesi industrializzati, ma i paesi dell’O.P.E.C. quadruplicavano addirittura il prezzo del greggio. La C.E.E., importatrice del 63% del petrolio dal Medio Oriente, era duramente colpita. In novembre i “nove” facevano una dichiarazione comune sulla situazione in Medio Oriente e sulle condizioni di un regolamento della situazione ma, malgrado tutti gli sforzi della Commissione Europea, non si raggiungeva una politica energetica comune ed al vertice di Copenaghen del 14-15 dicembre 1973, pur convenendo sulla necessità di porla in atto, non addivenivano ad alcun accordo in merito, tuttavia si decideva di accelerare i lavori per la definizione dell’Unione Europea.