Carlo Piola Caselli
L'Unificazione Europea. Dalla leggenda alla realtà


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     Il 21-22 giugno 1971 la C.E.E. aveva proposto ai paesi in via di sviluppo non associati di beneficiare di un sistema di “preferenze generalizzate”, offrendo tariffe doganali più favorevoli rispetto a quelle degli altri paesi ricchi.
     

Da “sei” a “nove”

     Il 22 gennaio 1972 venivano firmati a Bruxelles i Trattati di adesione di Gran Bretagna, Danimarca, Irlanda e Norvegia, ma quest’ultima poi desisterà, per cui la comunità passerà, con l’entrata in vigore dei trattati, il 1° gennaio 1973, da “sei” a “nove” membri.
     Il 24 aprile 1972 veniva costituito il “serpente monetario europeo”, con la decisione dei “sei” di limitare le fluttuazioni delle rispettive monete entro il 2,25% e vi aderivano anche Irlanda, Gran Bretagna e Danimarca.
     Al vertice di Parigi il 19-20 ottobre 1972 i capi di stato o di governo definivano nuovi campi d’azione: politica regionale, dell’ambiente, dell’energia, delle ricerca e tecnologia (non previste dai trattati), sancendo nuovamente l’obiettivo del 1980 per l’unificazione economica e monetaria.
     Elio Filippo Accrocca pubblicava una raccolta di poesie, Europa inquieta (1972); quattro professori francesi pubblicavano Origine e formazione dell’Europa Medioevale (1972): Germani, Slavi, Scandinavi, Ungari, Bulgari, Turchi, Arabi, in parte hanno sconvolto l’impero romano ma in parte hanno trovato una sovrapposizione con i loro insediamenti; Roberto Foltz ha curato la storia dell'occidente, Lucien Musset il mondo germanico e l’espansione scandinava, André Guillou l’impero bizantino e Dominique Sourdel l’Islam.