Carlo Piola Caselli
L'Unificazione Europea. Dalla leggenda alla realtà


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Domande di associazione e di adesione

     L’8 giugno 1959 la Grecia chiedeva di essere associata alla C.E.E. ed il 31 luglio anche la Turchia.
     Con il Trattato di Stoccolma del 20 novembre 1959 nasceva l’Associazione Europea di Libero Scambio (A.E.L.S., detta anche A.E.L.E. o E.F.T.A. nelle varie lingue), su iniziativa della Gran Bretagna, con Austria, Danimarca, Norvegia, Portogallo, Svezia, Svizzera e dal 26 marzo si assocerà anche la Finlandia, per la progressiva eliminazione dei dazi doganali entro il 1970.
     La C.E.E. era sensibile, sin dall’inizio, ai diritti dei cittadini europei, dei lavoratori, dei disoccupati, dei disabili, degli anziani. Il trattato aveva dotato la C.E.C.A. di ampi poteri e di mezzi finanziari per aiutare i lavoratori, per esempio disoccupati; i mezzi di una politica sociale erano però poco chiari nel Trattato istitutivo della C.E.E., per cui il Consiglio dei Ministri dei “sei” adottava (settembre 1960) il primo regolamento sul Fondo Sociale Europeo (F.S.E.), per aiutare i lavoratori, le imprese e per facilitare l’adeguamento al rapido mutamento delle condizioni economiche.
     Acuta era la prefazione di André Siegfried all’edizione francese de Il Ratto d’Europa (1960) di Luis Diez del Corral. Altiero Spinelli scriveva L’Europa non cade dal cielo (1960) e Raffaello Morghen “L’Idea di Europa” (1960-1968). Denis de Rougemont pubblicava sotto forma antologica un importantissimo libro, Vingt-huit siècles d’Europe (1961).