Carlo Piola Caselli
L'Unificazione Europea. Dalla leggenda alla realtà


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     Il tentativo dei federalisti italiani di appoggiare la Comunità Europea di Difesa (C.E.D.), ossia il piano di René Pleven, avrebbe dato sbocco al primo concreto organismo sovranazionale, di portata veramente rivoluzionaria, essendo di vertice e non di scelta democratica e popolare; ma vi era chi gridava che si sarebbero scardinate le nazioni e si sarebbero corse pericolose avventure, mentre le sinistre paventavano la volontà guerrafondaia degli U.S.A. per armare gli europei dell’ovest contro la Russia ed i paesi del blocco sovietico. Comunisti, neutralisti, lavoratori, sindacalisti, erano tutti coalizzati contro i federalisti, tacciati di essere dei guerrafondai, così tra il 1952 ed il 1954 i federalisti della Germania Occidentale, della Francia, dell’Italia e del Benelux tentavano invano di convincere i rispettivi governi, ma il colpo definitivo veniva dalla Francia, dalla sinistra di Mendès-France e dalla destra di de Gaulle, per cui il governo italiano che, grazie a Carlo Sforza ed a De Gasperi, aveva approvato il piano, era costretto ad annacquare la politica estera europeista, orientandosi verso gli schemi nazionali tradizionali.
     Il 30 agosto 1954 falliva il piano Pleven, riguardante la creazione della C.E.D., a causa del rifiuto della maggioranza francese di ratificarlo, non accettando la limitazione della sovranità rappresentata dalla rinuncia ad un esercito nazionale.
     Il 29-30 ottobre 1954 gli accordi di Parigi seguivano alla Conferenza di Londra, precisando le modalità di ampliamento del Patto di Bruxelles (1948) che diventava Unione Europea Occidentale (U.E.O.), per rafforzare la politica di sicurezza e di difesa, con sede a Londra, formatasi in seguito all’adesione della Repubblica Federale Tedesca e dell’Italia ai protocolli già firmati da Gran Bretagna, Francia e Benelux. Aderiranno poi anche Portogallo, Spagna e Grecia: rappresentando una piattaforma per una collaborazione europea in funzione antisovietica, risultava accresciuto il peso politico dell’Europa, all’interno del Patto Atlantico, e costituiva un’identità europea.