Carlo Piola Caselli
L'Unificazione Europea. Dalla leggenda alla realtà


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     Storicamente il primo organismo tendente a promuovere la collaborazione fra gli stati europei era la Commissione Economica per l’Europa (E.C.E.), creata il 28 marzo 1947 da una risoluzione del Consiglio Economico e Sociale, organo consultivo dell’O.N.U.
     Una prima collaborazione concreta si instaurava con il “Benelux”, convenzione doganale tra Belgio, Olanda e Lussemburgo in vigore dal 1° gennaio 1948.
     I movimenti federalisti tenevano a Montréux (Svizzera), nel settembre 1947, il primo grande congresso europeo del dopoguerra, animati da Spinelli, Kogon, Brugmans, Frenay ed in questa occasione nasceva ufficialmente l’Union Européenne des Féderalistes (U.E.F.), costituita a Parigi nel dicembre 1946, comprendente il Movimento Federalista Europeo, il Mouvement Féderaliste Européen francese, l’Europa Union tedesca e molte altre organizzazioni, presieduta da Henri Brugmans, con sede a Ginevra. Rimanevano distaccati l’Union Parlamentaire Européenne di Coudenhove-Kalergi (si era posto a capo di essa nell’intento di coordinare le assemblee elettive europee in senso sovranazionale), l’United Europe Movement promosso da Churchill, la Ligue Indépendente de Cooperation Européenne di Van Zeeland.
     Fedrico Chabod redigeva un saggio, L’idea di Europa (“Rassegna d’Italia”, 1947), che in seguito avrebbe rielaborato.
     Carlo Sforza, ai margini del Piano Marshall e della conferenza di pace di Parigi, pubblicava L’Italia alle soglie dell’Europa (1947).