Carlo Piola Caselli
L'Unificazione Europea. Dalla leggenda alla realtà


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     Nel 1870 la Germania assumeva il predominio militare in Europa e nel 1878, con il Congresso di Berlino, anche quello politico.
     Ernest Renan in una lettera del 15 settembre 1871 scriveva “l’Europa è una confederazione di stati che sono uniti dalla comune idea di civiltà”.
     Francesco Crispi scriveva al francese Desmaret “L’idea degli Stati Uniti d’Europa naviga nell’aria … è la risultante della storia e la chiave dell’avvenire”.
     Dal 1880 al 1914 vi è anche la massima espansione coloniale, come se gli europei avessero voluto trasporre in Asia e in Africa i loro equilibri fittizi.
     

Il Federalismo

     Proudhon (1809-1865) può vantarsi di essere stato il primo teorico Del principio federativo (1863), con l’analisi etimologica, dal lat. “foedus, foederis” ovvero patto, contratto, trattato, convenzione, alleanza (non divisione, bensì unione, intesa). Egli, dopo la vaga utopia di Crucé e di Sully, passata per Fenelon e giunta a Rousseau ed a Saint-Simon, predisponeva la formulazione politica e giuridica di una Reppblica degli Stati Uniti d’Europa.
     Lo svizzero Bluntschli scriveva L’organizzazione di una società di stati europei (1878) ed il tedesco Kostantin Frantz Il federalismo (1879). Come poteva Bluntschli, professore di diritto internazionale, concepire una nazionalità europea, sul modello delle nazioni sovrane che componevano l’Europa? Problema insolubile, poiché posto in maniera impropria: l’esempio di un federalismo europeo permetterà di dare una risposta e gli eventi gli daranno pienamente ragione.