Carlo Piola Caselli
L'Unificazione Europea. Dalla leggenda alla realtà


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     Comenio, creando la scienza dell’educazione, parlava testualmente di un “Museo Europeo” e della “nostra patria europea” nella “Prefatio ad Europeos” alla sua “Panegersia” (1645): progettando una federazione mondiale culturale e religiosa, vi prevedeva anche una “corte di giustizia”.
     Il Danubio, scolpito alla base della fontana dei fiumi dal Bernini (1651) in Piazza Navona, simboleggia il continente europeo.
     

Il Federalismo dei Filosofi

     Leibniz nel 1670 proponeva a Luigi XIV un federalismo: enciclopedista, ecumenista, calcava, scrivendo sotto pseudonimo, le tesi del Monarchia di Dante; divenuto consigliere di Pietro il Grande, vedeva la Russia come un ponte cristiano tra Europa e Cina.
     Pietro il Grande aveva dato impulso ad un notevole processo di europeizzazione della Russia. Infatti, prima, gran parte della Russia europea era decisamente ascritta geograficamente all’Asia, tanto che Matteo Miechovita, De duabus Sarmantis (1517), considerava come Sarmazia europea solo la parte occidentale del Don, il quale dall’età classica era sempre stato il confine con l’Asia fino a tutto il XVIII secolo. Finalmente, in una carta dell’Europa pubblicata ad Amsterdam nel 1710 il confine dell’Europa era chiaramente spostato agli Urali, concetto propugnato poi da Strahlenbeg (1730), convalidato da Pallas (1777), autorevolmente appoggiato da Carlo Ritter.
     Nel “Gioco delle Nazioni” (gioco dell’oca), stampato a Parigi nel 1670, erano rappresentate le Americhe, l’Africa, l’Asia e l’Europa.