Carlo Piola Caselli
L'Unificazione Europea. Dalla leggenda alla realtà


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     La nascita dalla terra dei suoi compagni dai denti del drago simboleggia una civiltà autoctona, anche se con l’apporto fenicio di Cadmo.
     Avendo ucciso il drago, sacro ad Ares, Cadmo servì per otto anni quel Dio, poi sposò Armonia (figlia di Afrodite e di Ares) ed alle nozze intervennero tutti gli dei, che fecero alla sposa magnifici doni (tra cui una collana, talismano utile poi verso i Sette contro Tebe), mentre Apollo, le Muse e le Grazie cantavano l’imeneo. Dalle nozze nacquero varie figlie (Autonoe, Ino, Semele e Agave) e un solo figlio (Polidoro). Poi, Cadmo e Armonia si recarono presso gli Enchelei, in unione con i quali combatterono e vinsero gli Illiri, riuscendo ad assoggettarli e divenendone sovrani. Divenuti vecchi, furono trasformati in serpenti ed assunti ai Campi Elisi.
     Armonia era la personificazione dell’ordine dello stato, identificabile con la concordia. La tradizione delle nozze con Armonia è di Nonno (V sec. d.C.), raccolta da poemi alessandrini perduti, colorita con aspetti da gigantomachia. Una variante è che Tifeo avesse rubato il fulmine a Giove, il quale gli mandò Cadmo a suonare delle note, quindi Giove si trasformò in toro, riprese il fulmine, rese invisibile Cadmo, uccise Tifeo e diede Armonia in sposa a Cadmo.
     Secondo la cronologia Cadmo sarebbe vissuto 40 anni dopo Mosè. La leggenda di Cadmo ha degli accenni in Omero (Odissea, V, 333 seg.), in Esiodo (Theogonia, 933 seg.) ed è stata raccolta poi da Ovidio, Nonno, Apollodoro e Diodoro Siculo. Omero nel V canto dell’Odissea ricorda infatti Ino figlia di Cadmo, salvatrice di Ulisse quando è naufragato presso l’isola dei Feaci.