Carlo Piola Caselli
L'Unificazione Europea. Dalla leggenda alla realtà


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     Da Zeus ed Europa nascevano Minosse, Radamanto e Sarperdonte. Secondo un’altra leggenda anche Carno era un quarto figlio, diletto ad Apollo. Il toro intanto ascendeva al cielo, divenendo la famosa costellazione nota quale segno zodiacale.
     Minosse, sposo di Pasifae, padre di eroi ed eroine (Deucalione, Glauco, Androgeo, Arianna, Fedra), amante di Scilla e di Procri, ricordato da Tucidide e da Aristotele, vinti i pirati, instaurava una talassocrazia sull’Egeo, promulgava una saggia costituzione ed estendeva le sue colonie sin nell’Italia meridionale; per vendicare la morte del figlio Androgeo imponeva il tributo agli ateniesi di sette giovani e sette giovinette, per soddisfare le brame bestiali del figliastro, il Minotauro. Minosse era stato vittima di un incantesimo: aveva chiesto a Nettuno un toro da sacrificargli ma, colpito dalla bellezza, lo sostituiva con uno meno bello, per cui Nettuno, indignato, induceva Pasifae ad innamorarsi del magnifico toro inviato e ne nasceva un mostro, con corpo umano e testa taurina, che veniva rinchiuso nel labirinto, per fuggire dal quale Icaro era caduto in mare. Per punire Dedalo, fuggito via mare dal labirinto, Minosse lo inseguiva con la flotta sino a Camico, in Sicilia, venendo ucciso da re Cocalo e dalle figlie di questi in un bagno bollente. Notorio era il senso di giustizia di Minosse, per cui aveva avuto l’ufficio di giudicare i morti nell’oltretomba, con i fratelli, leggenda tramandata sino al medioevo e ripresa da Dante nel quinto canto dell’Inferno.