Carlo Piola Caselli
L'Unificazione Europea. Dalla leggenda alla realtà


Pagina 2 di 155       

%

LE PRINCIPALI TAPPE DELL’UNIFICAZIONE EUROPEA

     Il 18 Aprile 1951 veniva firmato a Parigi il trattato istitutivo della C.E.C.A. (Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio), da Francia, Germania, Italia, Olanda, Belgio e Lussemburgo. Si costituiva così il primo embrione di una federazione europea poiché, per la prima volta nella storia, veniva proposto concretamente ai governi nazionali di delegare la loro sovranità, sia pur parzialmente per un aspetto ben preciso e delimitato, ad un’Autorità, formata da personalità da essi designate ma indipendenti. La C.E.C.A. risultava composta dall’Alta Autorità, da un Consiglio dei Ministri, da una Corte di Giustizia e da un’Assemblea Parlamentare (per emettere pareri, non per legiferare).
     Era solo l’inizio. L’1-2 giugno 1955 il ministro degli esteri italiano Gaetano Martino aveva indetto la conferenza di Messina, in seguito alla quale il 25 marzo 1957 venivano firmati in Campidoglio i Trattati di Roma, i quali istituivano la Comunità Economica Europea (C.E.E.) e la Comunità Europea dell’Energia Atomica (C.E.E.A. od Euratom). Antonio Segni e Gaetano Martino rappresentavano l’Italia.
     Dato il successo di questa iniziativa, nel 1973 i sei paesi suddetti, componenti la Comunità Europea, sono divenuti nove, essendosi aggregata Gran Bretagna, Danimarca ed Irlanda, e lo stesso anno la Comunità Europea si è dotata del Sistema Monetario Europeo (S.M.E.) e di una moneta unica di riferimento, detta “ecu”. Nel 1981 i nove sono divenuti dieci, con l’entrata della Grecia.