Carlo Piola Caselli
Il taccuino di Ferruccio Parri sull'Europa (1948 – 1954)


Pagina 77 di 83       

%


     Pastore: piano Schuman conduce a scomparsa siderurgia italiana.
     Merzagora: rapporto 1950-51, politica IRI.
     Lussu: “fatto dominante ripresa Germania in funzione all'Europa”.
     Preoccupazione di valutare la stabilità economica del piano Schuman, valore accordi di Santa Margherita (del 12-14 febbraio 1951), possibilità di ritiro dopo periodo quinquennale, unione doganale estesa a sei paesi, difficoltà Belgio, Francia, Germania, periodo rafforzamento indiscriminato protezione acciaio germanico. Già prima della prima guerra mondiale legarono produttori renani, estensione poi ad industrie inglesi ed americane; questa tendenza all'integrazione dell'economia renana al carboacciaio si è già fatta sentire anche dopo questa guerra; conversazioni preliminari erano già state avviate, bloccata prima da autorità internazionale Ruhr poi da piano Schuman, che la surroga in parte. Non è un segreto che il vero autore del piano (Monnet) intendesse prevenire questa inevitabile cartellizzazione; fenomeno che, possiamo esserne sicuri, si riprodurrebbe perché frutto di condizioni naturali; tale attività sarebbe comunque ed inevitabilmente dominatrice del mercato europeo; “perciò il piano Schuman ci offre la soluzione migliore”. Da ciò consegue l'interesse determinante della nostra adesione: primo per la pratica impossibilità di restar fuori; la seconda ragione è politica. (60)
     Se dapprima Parri si era domandato “Schuman cosa vuole?” ora, convertitosi, ritiene saggio questo piano, occorrendo “ridare all'Europa senso di unità”, per arrivare a dichiarare “Si l'Allemagne se perde, l'Europe se perdera, c'est le cri d'un Européen, mes amis français, et je parle seulement comme Européen, qui a la seule preoccupation de sauver avec la paix notre civilisation”. (61)

* * *

(60) ACS, b. 128, fasc. 603, Temi Europa, Piano Schuman, in Archivio scalette recenti, ff. 33. Il 15 marzo 1952 si hanno le dichiarazioni di De Gasperi al Senato per l'approvazione della CECA.

(61) ACS, b. 127, fasc. 587, Convegno e organizzazione intellettuali, ff. 8: cenni su fallimento OECE, decadenza dell'Europa, Lione, “caute parole su problema germanico”, “Francia: banco prova capacità resistenza democrazia europea”, “non staccarsi perché militarmente Europa copre England perché sarebbe pericoloso lasciar formare Europa senza e contro Inghilterra perché ... profonda coscienza intenso legame con Europa”, “depuis ... Stresemann ... Briand ... politique allemande actuelle est à M. Adenauer”, “Mazzini”.