Carlo Piola Caselli
Il taccuino di Ferruccio Parri sull'Europa (1948 – 1954)


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     Negli appunti del 12 gennaio relativi al discorso al Senato leggiamo, nel suo solito stile 'telegrafico', che secondo lui quale “necessità funzionale di unificazione europea si deve costruire fabbriguerra europeo / errore secondare politica americana, meglio secondare linea piano Pléven” ... “alleanza USA-Engl-Germany ... ci ricaccia a posiz. ausiliari periferici” ... “attacco russo a Europa” provocherebbe intervento USA, “se scoppia conflitto internazionale nostra situazione psicologica ben diversa da USA / sistemazione asiatica, può impegnar USA a fondo ma non Russia quindi temporeggiamento ... preparare situaz. europea ... temporanea smilitarizzazione germanica / non cedere a ricatto tedesco, ma” ... “interesse Jugoslavia” ... “crolli di civiltà, come nel periodo delle grandi invasioni barbariche, dalle quali è stata travolta l'Europa romana / o se ci sta di fronte un avvenire più sereno, i secoli futuri considereranno questa crisi di mezzo secolo come periodo culminante storia del mondo ... più frequenti i colpi di scena (in fase europea: annuncio delle divisioni americane posizione della soluzione europea)”, concludendo con scricchiolii per il 1952, massimo di provocazione e minimo di preparazione. (36)
     Il 23 febbraio esprime la propria adesione cordiale al Convegno di Zagabria:
     “Un incubo angoscioso pesa oggi sui popoli del mondo e particolarmente nell'Europa: salvare la pace salvaguardando insieme la libertà e l'indipendenza delle Nazioni.

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(36) ACS, b. 128, fasc. 602, ff. 6, riarmo, 12.I.50. Nell'altro sottofascicolo Europa / Comunità atlantica, Comunità europea, ff. I-III e segg. ed altri ff. 9, Estera:“non dare a politica atlantica senso è interpretar antagonisti a politica europea” ... “soffocatrice autonomia europea” ... “Europa ... funzione cuscinetto” ... “cosa chiede Sforza / ma Sforza, si corregge solo dopo Schuman / Unione italo-francese non basta / pericolosità oltranzismo propagandistico” ... “ma in primis Europa unitaria”, poi ironizza, Ministro Esteri India “nell'anno di grazia 1950 (forse perché Pio XII ha proclamato l'Anno Santo) il mondo deve farla finita con sistemi coloniali di qualsiasi specie”, “debolezza della costruzione atlantica / si va verso un esercito comune? / comando europeo / indipendenza prima di tutto in coscienza popolo europeo cioè 1) non smargiassate alla Orlando e politica prestigio, 2) miglior unità di spirito”.