Carlo Piola Caselli
Il taccuino di Ferruccio Parri sull'Europa (1948 – 1954)


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     Scrive di aver incontrato, tramite Renato Giordano, un giovane ex azionista di Napoli “che forse ricorderai”, tornato di recente da un lungo soggiorno in America e fermatosi qualche giorno in Inghilterra; ha avuto un lungo colloquio con Hackay: la delegazione inglese, Morrison in testa, si batterà a Strasburgo che il Consiglio Europeo venga convocato più di una volta all'anno, chiederà ai governi la nomina dei Comitati internazionali per la nuova struttura federale. Italiani e francesi dovrebbero chiedere molto di più. “Mi scrive Rossi che De Gasperi pensa che nel Comitato dei Ministri occorrerà fiancheggiare gli inglesi. La preoccupazione delle colonie ha veramente posto le ali al nostro governo. Spero che i delegati italiani alla Assemblea siano più indipendenti e pensino assai più ad un accordo con i francesi.
     “Non so quale sia la composizione integrale della delegazione francese ma fra i suoi membri vedo che accanto alla testa confusionaria di Philip c'è De Menthon, Teitgen, entrambi del M.R.P.” (Mouvement Républicain Populaire) teste abbastanza chiare e forti, sicuramente i migliori tramiti.
     Molti delegati italiani, anche democristiani, guardano a lui, a Parri, per saper cosa fare! Accenna all'irritazione di Edoardo Clerici, nell'ultima sessione del CIME, contro Giuseppe Cappi, raccomanda “cerca di non far pesare troppo sulle loro spalle il tuo pessimismo”, accenna a Bartolomeo Ruini ed a Stefano Jacini, quindi osserva “Tu rimproveri giustamente a Rossi di farsi troppi nemici e di non potere in tal modo fare politica. Pensa a tua volta”, “Sei una delle personalità politiche italiane a Strasburgo che contano di più”, “Credo che fra i diciotto italiani che sono a Strasburgo tu sia il solo per il quale essere federalista è un impegno politico serio e solenne preso dopo lunga meditazione” infine gli raccomanda “se tu lasci che il primo piano sia tenuto da altri, sappi che la leggerezza e la superficialità sarà notata dopo poche battute da tutti ... li renderà scettici ... sul contributo che gli italiani potranno dare alla costruzione dell'Europa”. (27)

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(27) ACS, b. 223, fasc. 1833, Altiero Spinelli a Parri, lettera olografa, facciate 4, due di esse intestate “Movimento Federalista Europeo”, Roma, via Ofanto 18, ma scritta ed inviata da Forte dei Marmi.