Carlo Piola Caselli
Il taccuino di Ferruccio Parri sull'Europa (1948 – 1954)


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     Da altri appunti possiamo sviscerare altri concetti, sempre delineati in maniera molto realistica, per questo motivo estremamente interessanti anche come modello di riflessione: “costruire base organica econ. europea con accordi di base su grandi materie prime, e trasporti”, “per quanto difficile armonizzare interessi” comunanza di essi “problemi obiettivi avrebbe obbligato ritornare a stesso tavolo; a rifare OECE; anche senza USA” e prosegue sull'aggiustamento delle monete, la loro convertibilità, l'OECE, la costituente voluta da Sforza, un passato di politica di potenza tramontata, percui ormai “noi europeisti” ... “da isolamento si esce non con alleanza, ma come fondatori e partecipi di gruppo più forte, il gruppo deve essere omogeneo, se vuol esser forte, se no è consulta” ... “volontà di pace che è in noi” ... “quel tipo di unione che contempera libertà degli associati con unità di marcia dell'insieme, è la federazione”, “siamo ora su gradino Consiglio Europa (fondato il 9 maggio 1949) che accende speranze” quindi gli appunti si fanno più stringati “Berg moderato ottimismo / Strasburgo porta aperta su questa strada”, “problema potere politico centrale è già posto, si porrà”, “organizzare accordo econom. con Germania essenziale per centro Europa” ... “pensabili articolazioni per connessione con Impero Ingl. con Germania Europa baltica. Vi è un gruppo di paesi Europa occidentali possono esser più pronti per realizzazione” ... “Anno venturo ... assemblea legislativa eletta da Parlamento; e con esso problemi militari ... scelta atlantica dunque premessa, condizione di una scelta europea / essenziale per noi perseguire piano programma costante costruzione progressiva”. (24)

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(24) ACS, b. 125, fasc. 587, ff. A-L.