Carlo Piola Caselli
Il taccuino di Ferruccio Parri sull'Europa (1948 – 1954)


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L' E.R.P.

     Il 30 luglio 1948 Parri tiene un discorso, molto articolato, sull' E.R.P. (European Recovery Program, ossia Piano per la Ripresa Europea), detto comunemente anche Piano Marshall, lo stanziamento di circa 14 miliardi di dollari, per quattro anni, varato per la ricostruzione dell'Europa. Notiamo per inciso, poiché lo ritroveremo spesso in queste carte, che, in parallelo, ha origine anche l'Organisation for European Economic Cooperation (O.O.E.C., ovvero O.E.C.E.), affinché gli aiuti americani possano avere anche una valenza di trasformazione strutturale dell'economia dei vari stati. Tuttavia, quasi tutti i paesi dell'Europa hanno chiesto alla Economic Cooperation Administration (E.C.A.), l'ufficio apposito per collazionare gli aiuti, di poter utilizzare i finanziamenti dell'E.R.P. per acquistare anche generi di prima necessità, prodotti industriali, combustibili, solo in minima parte macchinari. Intanto, mentre molti consiglieri economici approdano in Europa, molti esperti europei vanno a visitare impianti statunitensi ed anche a frequentare dei corsi di perfezionamento.
     Tra le sue carte troviamo ripetutamente l' Estratto del N. 11 del 10 giugno 1948 di “Mondo Economico” ciclostilato, intitolato Una commissione parlamentare per l'E.R.P., in cui possiamo leggere una sintesi del dibattito interno italiano in merito, la proposta di Palmiro Togliatti di costituire una dodicesima commissione della Camera per il controllo del Piano Marshall, a scapito di una sintonia tra Parlamento e Governo in una materia così delicata, tanto più, come osserva Parri in una sua lettera ad un quotidiano (l'evento vien accennato esplicitamente in questo foglio), son proprio gli americani che ci insegnano cosa dovrebbe esser fatto. (6)

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(6) Questo estratto specifica quanto previsto dalla Commissione americana in base alla sez. 124 della legge del 3 aprile 1948.