Fiorenza Francesca Piola Caselli
La F.A.O.


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La F.A.O. e l'Italia

     L'Italia è il sesto Paese nella sede dei contributi finanziari per il bilancio dell'Organizzazione. La partecipazione italiana ai fondi fiduciari (ossia somme di denaro che i Paesi membri mettono a disposizione dell'Organizzazione per l'attuazione di specifici progetti di intervento nei Paesi in via di sviluppo), ai programmi di emergenza ed ai programmi speciali, dal 1981 al 1990 ha raggiunto circa 280 milioni di dollari. Per il quinquennio successivo sono state studiate iniziative per un ammontare di circa 45 milioni di dollari, ciò che fa dell'Italia il più importante sostenitore del programma di cooperazione tra la F.A.O. e i Paesi membri.
     I beneficiari di questa assistenza tecnica congiunta F.A.O.-ITALIA sono i piccoli coltivatori, le comunità di pescatori, dei gruppi di donne rurali e le cooperative agricole dei villaggi.
     Obiettivi di progetti specifici di aiuto sono stati costituiti da Niger, Filippine, Medio Oriente, America Latina e Costarica: per esempio, in America Latina, fu realizzato un progetto per lo sviluppo dell'agricoltura e della pesca in acqua dolce. Nel Niger, nella valle di Keita, dal 1985 è in atto utì progetto per contribuire all'autosufficienza alimentare del Paese, attraverso programmi d'emergenza che l'organizzazione attua attraverso l'O.S.R.O., l'ufficio preposto a gestire i soccorsi per interventi urgenti speciali a seguito di calamità naturali, e al Programma di Cooperazione Tecnica (T.C.P.), lo speciale programma di assistenza diretta, attraverso piccoli progetti che fanno da ponte agli interventi di maggiore portata. L'Italia ha anche contribuito al Programma per la fornitura di fertilizzanti, in Viet-Nam, Liberia, Madagascar, Sri-Lanka ed in alcuni Paesi del Centro America.