Fiorenza Francesca Piola Caselli
La F.A.O.


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     L'agenzia dell'O.N.U. può intervenire sul posto portando i propri esperti, i propri tecnici e le proprie strutture in quei Paesi i cui governi ne facciano domanda. Per rispetto alle sovranità dei Paesi, la F.A.O. può intervenire solo su una formale richiesta del governo interessato.
     Nel corso del primo decennio l'Organizzazione subì delle modifiche, sia in funzione delle esperienze maturate, sia per le esigenze dei Paesi assistiti.
     Dal 1947, anno in cui la F.AO. completa la ”Prima inchiesta sulla situazione alimentare mondiale”, al 1951 si evolve in un organismo in grado di fornire assistenza ad una quarantina di Nazioni.
     Nuovi ed impegnativi obiettivi vengono richiesti dall'Organizzazione intorno agli anni '55-56, quando molti Paesi dell'Africa e dell'Asia, in seguito al conflitto mondiale, raggiungono l'indipendenza ed entrano a far parte della F.A.O. come stati membri.
     Queste nazioni si devono liberare delle disastrose conseguenze del colonialismo (che ne ha impedito lo sviluppo ed il progresso), e devono far fronte alle nuove necessità inerenti allo sviluppo e alla competizione internazionale. Purtroppo, la maggior parte, a causa della scarsità di risorse economiche, della poca esperienza e delle condizioni ambientali dei propri territori, non è in grado di affrontare e risolvere questi problemi.
     Il sottosviluppo di immense aree si presenta in tutta la sua tragicità e, con esso, l'estrema povertà, la fame e la malnutrizione.
     A questo punto, l'obiettivo primario della F.A.O. diviene proprio quello di affrontare e di risolvere in ogni modo questi problemi. Quasi tutti i Paesi coloniali avevano fermato il loro calendario di progresso sociale ed economico all'epoca della loro conquista, poiché le loro economie e le loro risorse erano state potenziate ed utilizzate solo in funzione della necessità dei Paesi occupanti.