Fiorenza Francesca Piola Caselli
La F.A.O.


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     Il 16 ottobre del 1945 i rappresentanti di 34 nazioni firmarono, nel castello di Frontenac, nello stato canadese del Quebec, la costituzione immediata di una nuova organizzazione internazionale, che doveva agire nell'ambito delle costituende Nazioni Unite (otto giorni dopo entrò in vigore la carta dell'O.N.U.).
     Nacque così la Food and Agriculture Organization (F.A.O.), ovvero l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura, con il compito di combattere la fame nel mondo e di aiutare milioni di uomini, vittime della povertà e della conseguente malnutrizione.
     Nel marzo del 1946 l'Istituto Internazionale di Agricoltura, che fino ad allora, nonostante le limitate possibilità consentite dalla situazione bellica, aveva continuato ad operare, venne disciolto e la sua sede romana a Villa Borghese ospitò, dal 1947, l'ufficio regionale europeo della F.A.O.. Nel 1951, però, la sede dell'Organizzazione fu trasferita alle pendici dell'Aventino (poche centinaia di metri distante dal luogo dove, 2000 anni prima, sul Palatino, si trovava il palazzo dell' "Annona Imperialis").
     

I primi passi della F.A.O.

     Inizialmente la F.A.O., quale organizzazione autonoma delle Nazioni Unite, viene incaricata di favorire la ripresa agricola nei Paesi industrializzati colpiti ed impoveriti dalla guerra.
     A differenza del precedente Istituto Internazionale di Agricoltura, la F. A.O. è un centro di ricerca, destinato all'analisi ed alla diffusione di informazioni tecniche, scientifiche e statistiche sull'agricoltura. Oltre ad estendere la sua azione nei settori della pesca, della silvicultura, dell'economia e dell'alimentazione, essa contempla anche un programma operativo di assistenza tecnica sul terreno.