Questo metodo informale ha consentito di evitare che i governi affidassero alle rispettive diplomazie il compito di redigerne il testo costitutivo, evitando così il prevalere di una logica nazionalistica, mentre chi ne avversava l’idea veniva costretto ad uscire allo scoperto.
Notiamo per inciso che la ripercussione della morte di Stalin aveva fatto tremere a Spinelli che questo evento, venendo a mancare il deterrente, avrebbe potuto significare la fine del tentativo di unificazione europea.
Malgrado che Germania, Belgio, Olanda e Lussemburgo avessero ratificato il progetto, esso era stato affossato nel 1954 dall’Assemblea Nazionale francese. Ma il fallimento della CED (appunti su di essa appaiono anche tra le carte di Ferruccio Parri all’Archivio Centrale dello Stato), avendo se non altro suscitato animate discussioni, ha evidenziato la necessità di una soluzione politica, creando così il clima favorevole per sfociare nel 1957 nella Comunità Economica Europea, originando intanto, secondo Monnet, una ‘solidarietà di fatto’ sempre più profonda per un processo evolutivo.
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