Aforismi e Riflessioni sull'Europa

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Il "Memorandum" di Garibaldi

      Il concetto di una "Confederazione europea" era già stato messo a punto con un "Memorandum del Dittatore Garibaldi alle Potenze d'Europa", pubblicato, per la prima volta, sul giornale "Libera Parola" del 20 ottobre 1860.
      Oltre che dalle regioni d'Italia, da tutte le parti d'Europa, soprattutto dall'Ungheria e dalla Polonia, accorsero volontari ad accrescere l'esercito garibaldino, stimolati dalla notoria intransigenza di Garibaldi contro ogni tirannide e dalla liberazione dell'Italia sarebbe partita l'azione di riscatto di tutti gli oppressi d'Europa.
      Pertanto, la presenza nelle sue file di volontari stranieri, rafforzò la sua convinzione che la soluzione di tutti i problemi sociali stava nel conseguimento dell'unità europea.
      Il suo "Memorandum" iniziava con una analisi della situazione economica delle potenze europee, costrette, per timore attuale o potenziale, a tenere in piedi un apparato bellico a tutto discapito delle riforme sociali. "Uno può infine chiedersi" - scriveva il Generale - "perché questo stato agitato e violento dell'Europa?"
      Noi passiamo la nostra vita a minacciarci completamente e reciprocamente, mentre in Europa la grande maggioranza comprende perfettamente che potremmo vivere senza questo perpetuo stato di minaccia e di ostilità; l'Europa diventata un solo Stato, nessuno avrebbe osato molestarlo. E gli immensi capitali potevano essere investiti in uno sviluppo colossale. Quale combinazione politica poteva essere più utile e duratura di una confederazione europea?
      A seguito di una disamina delle realtà storiche dell'epoca, Garibaldi si era convinto che alla Francia e all'Inghilterra, proprio per la loro solida congiuntura politica interna ed internazionale, toccava il compito storico di iniziare l'opera di aggregazione a cui, man mano, si sarebbero unite le altre Nazioni europee.
      Il pensiero di Garibaldi sull'unità d'Europa non si fermò a mere enunciazioni di principio, ma divenne il sostrato ideologico sia dei suoi volontari sia di tutte le popolazioni oppresse. La solidarietà operativa dei garibaldini, in termini di appoggio morale, politico, militare, proiettava a dimensione europea quell'idea di fratellanza umana nella uguaglianza, scopo primario dell'Europa unita.
      Sono noti gli interventi militari dei garibaldini in Europa. Quando nei primi mesi del 1863 la popolazione polacca si ribellò al dispotismo russo, un gruppo di volontari accorse in suo aiuto: il sangue del colonnello Nullo (il più bello dei Mille) e degli altri garibaldini, versato per la libertà della Polonia, doveva mettere un'altra importante pietra alla costruzione dell'edificio ideologico dell'Europa unita. (da: Nino d'Ambra, "La Rassegna d'Ischia", n. 1/1982)