Queste pagine di libera e disparata riflessione trovano il loro manifesto ideale in queste parole:
«Togliete la polvere dal quadrante dei vostri orologi: vedrete che sono in ritardo sul secolo. Aprite i pesanti tendaggi delle vostre finestre: scoprirete che fuori sta spuntando l'alba. Di fronte alla crisi della società, non sapete proporre altro rimedio che il silenzio... E' ora di ricordare che noi apparteniamo all'umanità. Se il pensiero e la parola non sono liberi, noi torniamo ad essere animali. La libertà d'informazione, l'onesta e piena libertà d'informazione è il presupposto essenziale della salute di ogni società, anche della nostra. E chi non vuole che nel nostro paese ci sia la libertà è uno che non ama la patria: ama solo il proprio interesse». (Alexandr Solzenitsyn, 2 novembre 1969)
«Si aggiunga come la caduta oggi "in Europa" dell'idea di patria, avvenendo in un periodo di nazionalismi e imperialismi esasperati, equivalga a un disarmo morale». (Augusto Del Noce, Le ombre del domani, in L'Europa, 15, 1970)
L'Europa delle Patrie. (Charles De Gaulle)
«Tutta l'Europa è percorsa da un vento di contestazione e da una volontà di rinnovamento. Ma il quadro storico attuale consente solo risposte parziali alle attese della società e soprattutto dei giovani (non dei giovani zazzeruti e contestatori per moda o per mestiere, ma dei giovani seri, spesso silenziosi, che sono la grande maggioranza e la vera garanzia del futuro del paese». (Fausto Cuocolo, Sull'ultima spiaggia dello Stato, in L'Europa, 15, 1970)
«Per questo, il discorso dell'Europa è anche un discorso democratico, perché l'Europa, ricca della sua cultura e della sua tradizione umanistica, può costituire davvero il quadro storico nel quale dare una risposta alle attese del nostro tempo ridando vigore e significato alle istituzioni democratiche». (Fausto Cuocolo, Sull'ultima spiaggia dello Stato, in L'Europa, 15, 1970)
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